Ci deve essere qualcosa di perverso nella mente di chi governa la manutenzione del verde pubblico a Cassino; una perversione di fondo, che però si sta materializzando sempre meno sottilmente nel corso di questa Sindacatura. Incapace di rivoluzionare, come promesso, la nostra Città, appare ambivalente anche nei confronti di esseri semplici come gli alberi. Abbiamo già parlato dei tentativi di sterminio del
verde nelle varie scuole elementari. Eppure, voleva creare polmoni verdi: di bile, forse?
“Problemi di sicurezza” (mai definiti con certezza, ma soltanto su approssimative valutazioni soggettive) hanno condotto a un’inutile strage. Il fatto è che i “problemi di sicurezza” hanno reso necessario l’abbattimento di numerosi alberi che stavano certamente vicino alle scuole (e già si immaginano orde isteriche di genitori -ma quando mai?- impallidire all’idea che di qui a cinquant’anni una sequoia semovente potesse scagliarsi contro una scuola), ma che non davano la sensazione di essere così pericolosi da meritare l’esecuzione. Viceversa, poiché anche gli alberi “si raccomandano”, appare chiarissimo che -nel più puro stile post-democristiano e para-forzitaliota– non tutti gli alberi sono uguali: abbattuto il pioppo di via Arigni, abbattuti quelli del Liceo Ginnasio, abbattuti molti di quelli della “Pio Di Meo” (un Amico vero, a cui rivolgiamo il cuore colmo di dolore). Eppure un albero in via Pascoli, che evidentemente
aspira a diventare un nuovo “Wawona Tree“,
lo teniamo ben in piedi, ed è stato pure potato. Forse perché sarà alto sì e no una dozzina di metri, o forse perché potrebbe essere una delle attrazioni principali di quando Cassino sarà nel 2024 Capitale ciociara dell'”ignorantia” di norme e regolamenti. Ma qui possiamo perdonare sindaco e maggioranza: se non lo sapeva nemmeno il loro grande amico Presidente Tajani che non si poteva fare, come fanno a saperlo loro? Certo è che il suggeritore dell’idea balzana (che poi è lo stesso che – a quanto si dice- scrive le veline per tutti i membri della maggioranza, essendo in fin dei conti il Byo Blu di Carlo Maria and associates) poteva leggere e studiare, prima di suggerire all’orecchio… Insomma, sono sempre gli stessi, anche quando il Prefetto gli fa un altolà con i controfiocchi sul problema dell’Albaneta, che, prendendo esempio dalla nota propensione sicula al silenzio, sotto sotto stava gonfiandosi, con avalli non proprio Cristian-spirituali da parte degli Alti custodi. Ah, ecco l’albero, meglio mostrarlo: sarebbero capaci di dire, con mellifluo tono clerico-democristiano fra un Santo Rosario e una Via Crucis (visto il periodo), che non esiste.

L’albero di via Pascoli, ben schiantato e non pericoloso.
Sindaco, il 20% del suo mandato è andato sprecato. Noi speriamo sinceramente che in questo 20% sia ricompreso il 100% delle sciocchezze che aveva da dire, e degli scivoloni che aveva da fare. Però dica ai suoi di osservarli, gli alberi, e che non possono essere le folle isteriche a decidere delle manutenzioni del Comune di Cassino.