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Mercenari e scudieri? No, grazie

Posted by on 16 Maggio 2018

C’è da restare sbigottiti davanti alle esternazioni comparse sulla stampa, a firma di uno dei tanti consiglieri comunali civici di Cassino. Se certe affermazioni sui possibili percorsi della Destra fossero state fatte da Foglietta, Ruspandini, Magliocchetti o Pulciani sarebbero state forse sconcertanti, ma certamente meritevoli di considerazione e di dibattito all’interno del nostro mondo. Ma se le fa un Franchitto qualsiasi, cioè un consigliere comunale che di “destra” ha solo la mano con cui adopera le posate per mangiare, noto per il suo tormentato percorso fin dall’UdEUR di centrosinistra, approdato a FdI (e prontamente deferito ai probiviri), si dovrebbe ridere, e di gusto. Il minestrone propinato al lettore è però indigesto: il volonteroso (e in Consiglio comunale sempre silenzioso) scudiero civico ha mescolato temi locali, provinciali e nazionali con sconclusionata confusione, ed è evidente che voleva solo mandare un non troppo sottile messaggio trasversale per conto terzi ai suoi Colleghi della Lega. Quasi quasi, mi aspetto che venga interpellato anche in caso di trattative interplanetarie, sempre che sia in grado di condurre una qualunque trattativa senza uscire dai gangheri come di solito gli capita. Il problema, per i tanti Franchitto che si riempiono la bocca della parola “Destra” senza avere la minima coscienza del termine, è l’incapacità politica di comprendere la necessità di creare un “blocco della Nazione” in termini culturali e di appartenenza. Certi atteggiamenti, tesi solo a salvaguardare interessi personali (che fine farebbe l’assessore da lui solo nominato se l’Amministrazione di Cassino cadesse?), contrastano profondamente con il percorso che la mia Associazione ha intrapreso da tempo: la riunificazione, sotto la bandiera delle idee, di tutto il mondo della Destra. Quando scrivo “tutto”, intendo davvero ogni realtà che faccia riferimento agli ideali di Destra. Parlo quindi a Fratelli d’Italia, a Casapound, alla Lega; a tutte le forze di una certa parte che vantano indipendenza di sostanza e di pensiero dai moderatismi e dagli equilibrismi di Forza Italia. Questa è la vera squadra a cui dobbiamo tendere. Il civico Franchitto è assolutamente libero di trovarsi un’altra squadra, per esempio proprio in FI: nessuno lo trattiene, perché la distanza culturale, ideale, politica fra lui e la Destra è abissale; di più: è incolmabile.

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